| BALENOTTERA COMUNE | 
        
          |  
 | 
        
          | NOME SCIENTIFICO
      - Balaenoptera dal
      latino balaena (che derivava dal greco phalaina)
      "balena" e dal greco pteron "pinna";
      physalus dal greco physalos
      "soffiare"; quindi "balena con la pinna, che soffia". | 
        
          | FAMIGLIA 
       - Balaenoptaridae | 
        
          | DIMENSIONI
             - La femmina è più grande del maschio, lunghezza
            massima 24 mt (27 mt nell'emisfero australe), peso
            tra 45 e 75 t. | 
        
          | ASPETTO
             - Corpo molto idrodinamico, affusolato in posizione centrale e
            schiacciato posteriormente nella zona del peduncolo caudale; capo cuneiforme appiattito
            sopra;
            sfiatatoio in posizione arretrata; pinna dorsale alta fino a 60 cm;
            coda poderosa; pinne pettorali piccole. | 
        
          | PELLE
            e COLORAZIONE  - Liscia,
      grigia con sfumature bianche sul dorso (tipiche
            quelle a forma di V), lato destro della mandibola
      bianco, ventre bianco. | 
        
          | LONGEVITA'
            - Fino a 90 anni
            (probabilmente il più longevo tra tutti i cetacei). | 
        
          | RIPRODUZIONE
             - Dopo il concepimento che avviene in inverno alle basse
            latitudini in acque calde, la balenottera comune in estate migra in
            acque fredde per fare scorta di cibo per poi ritornare a partorire
            11-12 mesi dopo in acque calde. Alla nascita il cucciolo misura
            circa 6 mt e pesa circa 2 t; un quintale di latte al
            giorno gli permetterà di raggiungere i 12 mt e le 13 t in
            6 mesi con un ritmo di crescita di 60 kg al giorno. | 
        
          | FANONI
             - Mediamente 355, triangolari, lunghi al massimo 90 cm e larghi 30, di colore
            giallastro, con frange in numero da 10 a 35. | 
        
          | SOFFIO
             - Verticale, forma conica, alto sino a 6
            mt, ma con calma di
            vento può anche non vedersi. | 
        
          | SUONI
             - Le vocalizzazioni sono quasi tutte con frequenza bassissima
            non udibile dall'uomo, i suoni ad impulsi con frequenza più alta
            sono usati per comunicare con individui vicini, quelli con frequenza
            più bassa sono udibili a distanze maggiori, nella stagione degli
            amori i suoni sono organizzati in complesse sequenza dalla durata di
            molte ore con funzione di corteggiamento. | 
        
          | ALIMENTAZIONE
             - Dieta molto varia composta da krill,
            pesci e cefalopodi in percentuali differenti a seconda dei mari
            in cui si nutre. In mediterraneo pesci quali sardine e pesce azzurro
            ma soprattutto Eufausiacei (in particolare Meganyctiphaens norvegica).
            La Balenottera comune non è mai stata osservata attuare tecniche di
            concentramento delle prede; essa si limita a gettarsi nei banchi di
            pesce o krill con l'enorme bocca spalancata. Ogni individuo
            può consumare oltre 300 t di cibo in un anno (Vd. Alimentazione). | 
        
          | HABITAT
             - Cetaceo pelagico, abituato cioè a vivere in mare aperto, in mediterraneo predilige zone con profondità superiori ai -2000
            mt e
            distanti 30 Km dalla costa, talvolta per ragioni di spostamento si
            avvicina alla costa o attraversa canali. | 
        
          | NUOTO
             - Sono forse i misticeti più veloci potendo raggiungere la velocità
            di 37 Km/h (20 nodi) anche se normalmente si limitano a nuotare a circa 7
            Km/h (4 nodi), sono in grado però a velocità costante di percorrere enormi
            distanze (fino a circa 300 Km in un giorno). Il nuoto vede
            alternarsi di due fasi di nuoto in superficie ed in immersione; la
            prima fase a circa 2 mt di profondità con emersioni (in
            numero intorno alle 6) per respirare, durante le quali il corpo della
            balena emerge prima con il capo, poi con il dorso fino alla pinna dorsale; la
            seconda fase di immersione della durata di circa 10 min il cui
            inizio è distinguibile grazie alla emersione del peduncolo caudale.
            La coda non emerge quasi mai. | 
        
          | 
 | 
        
          | SALTI
             - Rari ma spettacolari con emersione di quasi tutto il corpo. | 
        
          | MIGRAZIONI 
           - La Balenottera è sicuramente un
          cetaceo capace di lunghe migrazioni, in inverno si reca in acque
          temperate e tropicali dove si trattiene e si riproduce mentre in
          estate migra verso zone fredde quali quelle subpolari questo ciclo
          migratorio è però tutt'altro che rigido come dimostra il caso del Mediterraneo ed in particolare del
          Mar Ligure. | 
        
          | SOCIALITA'
          - Pur non essendo raro osservare
          gruppi di balenottere di 5 o 6 individui, occorre segnalare come si
          tratti di animali piuttosto solitari e poco inclini a relazioni
          sociali durature, l'unico vero legame è quello che lega la madre con
          il cucciolo, esso peraltro termina con lo svezzamento intorno ai 6
          mesi di vita. Probabilmente animali di tale mole con esigenze
          alimentari imponenti difficilmente possono condividere le stesse zone
          di caccia; inoltre la capacità di comunicare anche a lunghe distanze
          rende superabile il concetto di branco, inteso come agglomerato di
          individui nello stesso luogo. | 
        
          | INDOLE
           - Timida e schiva, difficilmente avvicinabile se non quando
          intenta a nutrirsi. | 
        
          | PREDATORI E PERICOLI
          - Rari attacchi da parte di Orche, il vero pericolo soprattutto
          in Mediterraneo è rappresentato dalle collisioni con navi, le sue
          dimensioni infatti non le permettono di sottrarsi rapidamente
          all'impatto. | 
        
          | DIFFUSIONE DELLA SPECIE 
           - Oggetto di una caccia
          spietata dalla fine dell'800 (precedentemente le baleniere non
          riuscivano a starle dietro) che ne ha ridotto la popolazione mondiale
          da 550.000 esemplari agli attuali 130.000, è diffusa prevalentemente
          nei mari del sud (oltre 100.000), nel Pacifico settentrionale (circa
          20.000) e nell'Atlantico settentrionale (poche migliaia), in
          Mediterraneo soprattutto nell'area del Santuario (circa 3.000), si
          discute se si tratti di popolazione stabile o se torni nell'Atlantico,
          probabilmente esistono esemplari che attraversano Gibilterra ed altri
          stanziali. |  | 
        
                |   |