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BALENOTTERA MINORE

NOME SCIENTIFICO - Balaenoptera dal latino balaena (che derivava dal greco phalaina) "balena" e dal greco pteron "pinna"; acutorostrata dal latino acutus "appuntito" e rostrum "rostro"; quindi "balena con pinna, con rostro acuminato".
FAMIGLIA - Balaenoptaridae
DIMENSIONI - La femmina è più grande del maschio, lunghezza massima 9 mt (10 mt nell'emisfero australe), peso 2,5 t.
ASPETTO - Corpo molto idrodinamico, forme molto simili a quelle della Balenottera comune ma più tozze; capo cuneiforme appiattito sopra con estremità appuntita; sfiatatoio in posizione arretrata; pinna dorsale alta; coda larga; pinne pettorali piccole. 
PELLE e COLORAZIONE - Liscia, grigia con sfumature bianche sul dorso (tipiche quelle a forma di V), colorazione simmetrica anche su mandibola, ventre bianco, pinna pettorale con fascia bianca (nell'emisfero australe può mancare).
LONGEVITA' - Fino a 50 anni.
RIPRODUZIONE - Nelle Balenottere minori che compiono migrazioni, dopo il concepimento che avviene in inverno alle basse latitudini in acque calde, la balenottera in estate migra in acque fredde per fare scorta di cibo per poi ritornare a partorire 10 mesi dopo in acque calde. Alla nascita il cucciolo misura circa 2,5 mt e pesa circa 400 Kg; l'abbondante e ricco latte materno gli permetteranno di raggiungere i 4,5 mt in 6 mesi. 
FANONI - Mediamente 280 fanoni triangolari, lunghi al massimo 35 cm e larghi 12, di colore bianco-giallastro con un numero di frange da 15 a 25.
SOFFIO - Verticale, forma conica, piuttosto basso sino a 2 mt può anche non vedersi.  
SUONI - Le vocalizzazioni sono più ampie che nella Balenottera comune con frequenze anche piuttosto alte oltre a quelle basse non udibili dall'uomo.
ALIMENTAZIONE - Dieta molto varia composta prevalentemente da krill e pesci in percentuali differenti a seconda dei mari in cui si nutre (normalmente più pesci ma in Antartide più krill) (Vd. Alimentazione). 
HABITAT - Cetaceo pelagico, abituato cioè a vivere in mare aperto, tuttavia predilige anche zone di piattaforma continentale spesso si addentra anche in canali, baie ed estuari.
NUOTO - Ottima nuotatrice con una velocità massima di 25 Km/h (14 nodi) anche se normalmente si limitano a nuotare a circa 7 Km/h (4 nodi), sono in grado però a velocità costante di percorrere grandi distanze. Il nuoto, come nella Balenottera comune, vede alternarsi di due fasi di nuoto in superficie ed in immersione; la prima fase a circa 2 mt di profondità con emersioni (in numero variabile tra 2 e 6) per respirare, durante le quali il corpo della balena emerge con il capo, il dorso e fino alla pinna dorsale contemporaneamente; la seconda fase di immersione della durata di circa 20 min il cui inizio è distinguibile grazie alla emersione del peduncolo caudale. La coda non emerge quasi mai.
SALTI - Abbastanza frequenti, molto spettacolari con emersione di quasi tutto il corpo, con ritorno su un fianco (breaching) o anche di testa (porpoising).
MIGRAZIONI - La Balenottera minore come quella comune è sicuramente un cetaceo capace di lunghe migrazioni (anche 9.000 Km), in inverno si reca in acque temperate e tropicali dove si trattiene e si riproduce mentre in estate migra verso zone fredde quali quelle subpolari questo ciclo migratorio è però, ancor più che nella Balenottera comune, tutt'altro che rigido con esemplari che si vivono in aree più limitane. 
SOCIALITA' - Misticeto moderatamente sociale, tende a formare gruppi omogenei per sesso o età probabilmente a causa dei comuni interessi e potenzialità migratorie e di alimentazione. L'unico vero legame è quello che lega la madre con il cucciolo, esso peraltro termina con lo svezzamento intorno ai 6 mesi di vita. 
INDOLE - Curiosa e confidente, tende lei stessa ad avvicinarsi alle barche per osservarle.
PREDATORI E PERICOLI - Frequenti attacchi da parte di orche (frequentissimi in acque artiche), muoiono spesso per intrappolamento tra i ghiacci polari.
DIFFUSIONE DELLA SPECIE - Si tratta del misticeto più diffuso al mondo sia numericamente che geograficamente, è diffusa prevalentemente nei mari del sud (oltre 420.000), nel Pacifico settentrionale (circa 10.000) e nell'Atlantico settentrionale (circa 110.000), in Mediterraneo entrano individui da Gibilterra occasionalmente e restano per lo più ad occidente.
 
 
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